Pubblicato il 31 Marzo 2025

Come già affrontato nella precedente news, il tema dell’assicurazione obbligatoria contro le calamità naturali è stato oggetto di numerosi interventi legislativi.

Leggi, decreti e modifiche si sono susseguiti rapidamente, fino al decreto-legge 31 marzo 2025 n. 39 e la relativa legge di conversione del 27 maggio 2025 n. 78, con il quale il legislatore ha nuovamente rivisto tempi e regole. Vediamo cosa cambia, in maniera chiara e pratica, per le diverse tipologie di imprese.

Riproponiamo le scadenze per mettersi in regola

Le aziende obbligate ad assicurarsi contro i danni da calamità naturali sono tutte, ma con tempi diversi a seconda delle dimensioni:

  • Micro imprese (meno di 10 addetti e fatturato fino a 2 milioni di €) e Piccole imprese (meno di 50 addetti e fatturato fino a 10 milioni di €), ad esempio negozi, officine, piccole realtà artigianali: c’è tempo fino al 1° gennaio 2026.
  • Medie imprese (meno di 250 addetti e fatturato entro 50 milioni di €): obbligo dal 1° ottobre 2025.

Non sono previste sanzioni ma la mancata copertura assicurativa potrebbe inibire l’accesso a contributi e finanziamenti pubblici.

Le principali regole anche alla luce delle ultime novità introdotte

  1. Il valore assicurato

Le polizze dovranno coprire i beni “a nuovo”, cioè al costo effettivo di ricostruzione o sostituzione. In pratica, non il semplice valore attuale del bene, ma quello necessario per ripristinarlo o rimpiazzarlo integralmente.

  1. Chi riceve l’indennizzo

Se l’imprenditore assicura beni che non sono di sua proprietà (ad esempio un capannone in affitto), l’indennizzo andrà al proprietario.

Il proprietario dovrà utilizzare le somme per il ripristino del bene. Se non lo fa, l’imprenditore ha comunque diritto a un indennizzo parziale per i mancati guadagni, fino al 40% della cifra liquidata.

  1. Vincoli e tutele per l’imprenditore

L’indennizzo è vincolato al ripristino dei beni danneggiati. L’imprenditore che ha pagato il premio per beni non suoi ha un privilegio legale per recuperare i premi versati e, in caso di inadempienza del proprietario, per ottenere quanto gli spetta per la sospensione forzata dell’attività.

Cosa significa per le aziende

Il quadro normativo rimane complesso, ma alcuni punti sono chiari:

  • Tutte le imprese, grandi o piccole, devono assicurarsi contro i danni da calamità naturali.
  • La copertura deve essere adeguata, cioè garantire la possibilità di ricostruire e ripartire.
  • Nei rapporti tra proprietari e utilizzatori dei beni (ad esempio tra locatori e conduttori) la gestione delle polizze richiede attenzione per evitare conflitti e tutelare l’attività.

Conclusione

Per le imprese, piccole o grandi, non si tratta solo di un adempimento normativo, ma di uno strumento di protezione concreta contro eventi sempre più frequenti come alluvioni, terremoti o frane.

Come broker di assicurazioni, possiamo guidare le aziende a scegliere la copertura più idonea, evitare sovrapposizioni tra più polizze e garantire che l’indennizzo, in caso di sinistro, sia davvero utile alla ripartenza.

La prevenzione dei danni da catastrofi naturali può essere perseguita in modo efficace solo attraverso misure cautelative di lungo termine.

L’applicazione di modello di lungo termine, siamo confidenti possa garantire coperture più diffuse a prezzi più contenuti.