Pubblicato il 10 Settembre 2025
Fino a poco tempo fa, chi guidava doveva ricordarsi di esporre un piccolo pezzo di carta sul parabrezza: il contrassegno assicurativo, simbolo tangibile del rispetto della legge. Ma il 2012 ha segnato una prima grande svolta: il decreto legge n. 1 del 24 gennaio ha sancito la fine dell’obbligo di esporlo, sostituendolo con un database telematico consultabile da assicuratori, forze dell’ordine e utenti.
Da allora, per dieci anni è rimasto in vigore un regolamento superato nella sua forma (il Regolamento ISVAP n. 13 del 2008), finché l’IVASS non ha fatto il passo decisivo: il Regolamento n. 56 del 25 marzo 2025, in vigore dall’8 aprile di quest’anno, ha formalizzato la dematerializzazione non solo del contrassegno, ma anche del certificato assicurativo e del modulo CAI.
Addio cartaceo: cosa cambia davvero
- Zero carta, più semplicità: via il contrassegno, sì al certificato mostrabile in formato digitale. Rimane l’obbligo di tenerlo a portata di mano, ma ora basta un clic o un accesso via app
- Tempi chiari: l’invio del certificato – sia in modalità digitale che cartacea – deve avvenire entro 5 giorni dal pagamento del premio, anche per polizze sottoscritte online o a distanza.
- Norme armonizzate: il regolamento abolisce regole obsolete, semplificando e rendendo più chiaro l’insieme delle disposizioni applicabili agli intermediari e alle compagnie
Entra in scena il “CAI”, anch’esso digitale
Forse meno noto al grande pubblico, il Modulo CAI – o “modulo blu” – è un documento fondamentale nella gestione dei sinistri: la Constatazione Amichevole di Incidente, con valore probatorio se firmato da entrambe le parti.
Con il nuovo Regolamento IVASS, il modulo diventa digitale: a partire dal 1° luglio 2025, gli automobilisti potranno compilare e inviare il modulo CAI direttamente tramite app o piattaforme online messe a disposizione dalle assicurazioni. L’accesso a questa modalità sarà obbligatorio per le compagnie, che dovranno offrire questi strumenti digitali per facilitare la denuncia del sinistro.
Nonostante questa novità, la versione cartacea resta valida: è prevista una doppia opzione per accompagnare la transizione
Perché è una svolta importante
Per gli intermediari assicurativi, questa digitalizzazione significa:
- Processi più agili: meno burocrazia, meno errori, e gestione delle pratiche più veloce.
- Migliore gestione dei sinistri: il modulo CAI digitale accelera la raccolta delle informazioni.
- Efficienza e trasparenza: tutto è tracciabile e documentato, per una relazione più fluida con compagnie e clienti.
- User experience migliorata: i clienti si muovono tramite smartphone, app e portali, con facilità.
Per gli assicurati, è più facile: mostrare prova di copertura anche in formato digitale, compilare una constatazione di incidente in pochi minuti tramite app, senza attendere documenti cartacei, sentirsi più assistiti in tempo reale.
Conclusione: il passo verso il futuro
La fine del contrassegno cartaceo era già un’importante semplificazione. Adesso, con il certificato e il modulo CAI che si dematerializzano, siamo di fronte a un cambiamento strutturale: più digitalizzazione, meno carta, più efficienza.
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