Pubblicato il 28 Ottobre 2025
Il mercato dei droni – o aeromobili a pilotaggio remoto (APR) – è in piena espansione. Utilizzati per ispezioni industriali, rilevazioni agricole, monitoraggio ambientale, fotografie aeree o semplicemente per scopi ricreativi, questi dispositivi rappresentano oggi un business da miliardi di dollari e stanno trasformando profondamente diversi settori economici.
Tuttavia, l’aumento del numero di droni in circolazione comporta anche nuove sfide in termini di sicurezza, responsabilità e gestione del rischio. È quanto emerge dal rapporto “Rise of the Drones: Managing the Unique Risks Associated with Unmanned Aircraft Systems” pubblicato da Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS), la divisione di Allianz dedicata alle coperture corporate e specialistiche.
Un settore in crescita esponenziale
Secondo AGCS, l’uso dei droni crescerà rapidamente nei prossimi anni grazie al progresso tecnologico e alla riduzione dei costi di produzione. Negli Stati Uniti, ad esempio, la Federal Aviation Administration (FAA) prevedeva già entro il 2016 oltre 600.000 droni commerciali attivi, più del triplo rispetto agli aeromobili con equipaggio registrati. Entro il 2020, il numero complessivo di droni – tra uso professionale e ricreativo – avrebbe potuto raggiungere 4,7 milioni di unità, con un mercato potenziale per le applicazioni commerciali stimato in oltre 120 miliardi di dollari.
I droni sono progettati per svolgere attività che possono risultare ripetitive, complesse o rischiose per l’uomo, come le ispezioni di tetti, le riprese in zone pericolose, la consegna di materiali sanitari in aree isolate o gli interventi in caso di calamità naturali. Secondo Thomas Kriesmann, Senior Underwriter di AGCS, “l’adozione crescente degli APR porterà benefici concreti in termini di efficienza e sicurezza sul lavoro, riducendo il numero di incidenti e di conseguenti indennizzi”.
Droni e assicurazioni: un supporto anche per la gestione dei sinistri
Le potenzialità dei droni non si limitano al mondo industriale: anche il settore assicurativo sta integrando queste tecnologie. Gli APR possono infatti essere utilizzati per valutare i rischi di costruzione, monitorare infrastrutture o documentare i danni dopo eventi catastrofici.
Un esempio significativo proviene dalla Cina: in seguito alle esplosioni di Tientsin, Allianz ha impiegato droni per acquisire immagini aeree ad alta definizione e stimare i danni comparando le foto pre e post evento. Inoltre, la compagnia sostiene iniziative come FairFleet, una piattaforma che connette piloti professionisti e aziende, fornendo al contempo copertura assicurativa e servizi di gestione sinistri.
I principali rischi legati ai droni
Accanto ai vantaggi, il crescente utilizzo degli APR apre scenari di rischio che non possono essere trascurati. Le collisioni in volo e la perdita di controllo rappresentano le minacce più immediate per la sicurezza.
Un impatto accidentale con un elicottero o un piccolo aereo può causare danni multimilionari. Basti pensare che anche un drone di piccole dimensioni, se risucchiato da un motore, può provocare perdite superiori ai 10 milioni di dollari.
La perdita di controllo può derivare da guasti tecnici, interferenze di frequenza o errori umani, con possibili conseguenze gravi in termini di responsabilità civile. Inoltre, non vanno sottovalutati i rischi legati a cyberattacchi, spoofing dei segnali e minacce terroristiche che potrebbero colpire infrastrutture sensibili o grandi eventi.
Formazione e registrazione: le chiavi per un utilizzo sicuro
AGCS sottolinea la necessità di standard normativi omogenei a livello internazionale e di un adeguato percorso formativo per piloti e operatori.
La mancanza di addestramento specifico – che dovrebbe includere competenze su meteorologia, gestione delle emergenze, manutenzione dei sistemi e regolamenti sul traffico aereo – resta una delle principali cause di incidenti.
Un altro tema cruciale è la registrazione obbligatoria dei droni, ancora assente in molti Paesi. Senza un sistema di identificazione univoco, infatti, risulta difficile stabilire le responsabilità in caso di sinistro. Come evidenzia Kriesmann, “serviranno registri analoghi a quelli automobilistici, per garantire tracciabilità e trasparenza”.
Il ruolo dell’assicurazione nel nuovo ecosistema dei droni
L’assicurazione rappresenta un elemento essenziale per proteggere sia gli operatori sia il pubblico dai potenziali danni causati da incidenti con i droni. Le polizze dedicate agli APR coprono rischi come collisioni, danni materiali, lesioni a terzi e responsabilità legale.
James Van Meter di AGCS spiega che “qualsiasi attività commerciale, dai bar alle imprese di logistica, necessita di una copertura assicurativa: lo stesso principio vale per chi utilizza droni a scopi professionali”. Negli Stati Uniti, le aziende del settore richiedono in media coperture minime da 1 milione di dollari.
Se le previsioni di crescita verranno confermate, il mercato assicurativo dei droni potrebbe superare 500 milioni di dollari negli USA e sfiorare 1 miliardo di dollari a livello globale entro il 2025.
Conclusione
Il futuro dei droni è ricco di opportunità, ma anche di sfide complesse. Mentre la tecnologia continua a evolversi, la gestione del rischio – attraverso formazione, regolamentazione e coperture assicurative mirate – sarà fondamentale per garantire uno sviluppo sostenibile e sicuro di questo settore emergente.
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